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Gli strumenti della comunicazione
Gli strumenti o veicoli della comunicazione (c. d. media) sono gli stessi usati dalle tecniche pubblicitarie e propagandistiche. Questo, come si è detto, è uno dei motivi per i quali facilmente le R. P. vengono confuse quali sottoprodotti della pubblicità o propaganda,
I principali veicoli possono essere classificati in: a) contatti interpersonali
b) uso di mezzi scritti o visivi
c) manifestazioni varie (eventi speciali)
d) mezzi di comunicazioni di massa
Importanza fondamentale rivestono nelle comunicazioni i cosiddetti mezzi audiovisivi (moyens audio-visuels, audio visual materials oppure audio-visual aids). Con questa terminologia si è soliti indicare tutti quegli strumenti e dispositivi meccanici o non, che, sfruttando le percezioni auditive e/o visive dell'individuo, influenzano l'individuo stesso aumentandone le capacità ricettive. Indagini statistiche hanno infatti dimostrato che una persona normale ricorda dal 30 al 35% di ciò che vede, dal 10 al 15% di ciò che sente, e dal 50 al 60% di ciò che vede e sente contemporaneamente. I dispositivi audiovisivi consentono perciò la risoluzione di tutti quei problemi relativi all'apprendimento di messaggi difficili da parte di numerose persone in periodi di tempo sufficientemente ridotti. Malgrado alcuni di questi dispositivi siano puramente visivi ed altri puramente auditivi, ciò nondimeno si è soliti chiamarli comunque mezzi audiovisivi. L'origine dei mezzi audiovisivi si perde nella storia; reperti archeologici ci hanno dimostrato che egizi, greci e romani fecero uso dì strumenti nella didattica, tuttavia gli audiovisivi ebbero sviluppo, nel senso moderno del termine, soprattutto durante la 2a guerra mondiale ad opera degli Alleati che ne fecero larghissimo uso, allorché si trovarono nella necessità di addestrare, sia nel campo militare sia in campo civile, un numero notevolissimo di uomini appartenenti anche a gruppi linguistici diversi, in un tempo assai limitato e con un modesto numero di istruttori. Gli audiovisivi sono generalmente considerati mezzi sussidiari e integrativi dell'insegnante. Da ciò le definizioni di sussidi audiovisivi audio visual aíds ecc. Alcuni sociologi ed esperti di "mass?media" sostengono, al contrario, che i mezzi audiovisivi non sono soltanto integrativi ma possono divenire dei sostitutivi nelle forme moderne di comunicazione. Anche se gli audiovisivi vengono spesso considerati solamente come un nuovo metodo pedagogico, essi invece costituiscono uno strumento fondamentale a disposizione dell'Istituzione moderna per migliorare la "comunicazione" col proprio personale, coi clienti e col pubblico. L'impiego degli audiovisivi nella comunicazione permette di migliorare del 30% la capacità ricettiva dei discenti nel senso che, in un gruppo, il sottogruppo meno capace si eleva verso quello dotato di capacità media. Gli audiovisivi costituiscono anche un ottimo mezzo per tenere desta l'attenzione dell'uditorio. In conclusione gli audiovisivi facilitano la comunicazione. Parlando dei mezzi audiovisivi è opportuno ricordare che non è possibile stabilire delle regole ed enunciare dei canoni fissi circa la scelta del mezzo audiovisivo più adatto per ogni tipo di uditorio. La scelta dì un audiovisivo piuttosto che di un altro. il servirsi di uno solo o più mezzi audiovisivi deve perciò essere stabilito di volta in volta avendo riguardo alla composizione numerica dell'uditorio alla sua composizione sociale, all'età media dell'uditorio, al tipo di messaggio che si intende trasmettere ecc. Per effettuare una scelta del mezzo è necessario conoscere le difficoltà di apprendimento che presenta il messaggio e le capacità ricettive del destinatario della comunicazione che, come già si è detto, può essere un solo individuo, un piccolo gruppo di individui, un gran numero di individui. Secondo Gould Marx è necessario stabilire un'atmosfera di "simpatia" intendendosi con questo termine il determinarsi di quell'atmosfera di interesse con la quale si genera la partecipazione attiva del destinatario del messaggio al processo della comunicazione". Colui che usa i mezzi audiovisivi deve avere buone conoscenze di psicologia, deve tener conto che il gruppo al quale si rivolge può non essere nelle migliori condizioni di ricezione del messaggio e ciò a causa di fattori negativi imprevisti e di natura contingente, per es. il destinatario della comunicazione può avere dormito male, avere mangiato troppo o poco; può essere stato colpito da colori, rumori, odori sgradevoli, insomma può avere ricevuto impressioni che abbiano provocato in lui reazioni negative per ricevere il messaggio. Non basta analizzare qualitativamente e quantitativamente l'uditorio; bisogna calcolare con esattezza il tempo a propria disposizione, esaminare i mezzi audiovisivi a disposizione esercitarsi nel loro uso e soprattutto evitarne l'abuso. Non esiste una elencazione completa di mezzi audiovisivi: ciascun operatore può crearne di nuovi per risolvere proprie esigenze contingenti. Gli audiovisivi maggiormente usati sono: Lavagne con superficie plastificata Costituiscono il più comune mezzo di comunicazione visiva. Presentano i vantaggi di una relativa economicità, della facilità d'uso (il suo uso è limitato solo dalla versatilità del comunicatore), di nessuna manutenzione. Alcuni sociologi sconsigliano l'uso della lavagna a causa dei ricordi scolastici negativi che essa può suscitare negli adulti i quali provano un senso di disagio vedendosi riproiettati nella scuola. Chi usa la lavagna dovrà ricordare alcune semplici regole relative alla scrittura che dovrà essere:
Il fondo della lavagna può essere diversamente colorato. Un colore che ha incontrato un certo successo è il verde opaco. Flannel-board o lavagna di panno (flanellografo) Consiste in un pezzo di flanella teso su di un telaio che funge da supporto; sulla flanella verranno applicate sagome di cartoncino leggero dietro il quale vengono incollati dei pezzetti di velcro.
Lavagna magnetica Consiste in un foglio sottile di lamiera di ferro sul quale si applicano delle sagome ritagliate sul cartone che aderiscono per mezzo di piccoli magneti incollati sul dorso delle stesse sagome. Ha lo stesso utilizzo dell'audiovisivo precedente. Lavagna forata Consiste in una lastra di metallo o cartone forato. Le sagome, di cartoncino robusto e non troppo sottile, vengono fissate alla lavagna mediante ferma-campioni. La sagoma può essere fatta ruotare e, collegata, ad altre sagome mediante listelli dì cartone, consente la dimostrazione di parti di macchine in movimento. (Audiovisivo ormai scarsamente usato) Fogli a calendario (flip over chart) Consiste in una serie di fogli di carta resistente serrati tra due listelli come un enorme blocco notes; sui fogli si scrive con carboncino o con pennarelli a punta di feltro moltogrossa.
Cartelli mobili (flash cards) Consistono in cartoni bianchi o colorati della grandezza di cm. 40x50, o anche minore, i quali contengono solo parole, vignette o illustrazioni. Servono per riassumere con una vignetta o con un grafico eloquente un concetto (impiego raro nell'istruzione, ormai in disuso nella pubblicità). Proiettori Negli ultimi anni si è verificata una decisa evoluzione degli strumenti di proiezione di immagini. Sono quasi del tutto scomparsi gli episcopi, che permettevano di proiettare documenti opachi quali fotografie o pagine di libri, in quanto oggigiorno è possibile, con minima spesa, trasferire tali documenti su supporti trasparenti, facendo uso di uno scanner e di una stampante per Personal Computer. I trasparenti possono essere visualizzati per mezzo di una lavagna luminosa (vedi oltre).
a) per proiettare immagini fisse
b) per proiettare immagini in movimento:
Sebbene alcuni ritengano che la proiezione di immagini in movimento sia di scarsa utilità perché è difficile concentrare l'attenzione dell'uditorio su certi particolari (ma per fortuna c'è il comando di pausa che permette di fermare l'immagine e quindi dissertare sui particolari), altri, al contrario, la ritengono indispensabile per illustrare procedimenti e processi di lavorazione. La videocassetta, il video disco e il computer presentano il grande vantaggio di riprodurre il movimento ed risultano insostituibili, da un punto di vista dimostrativo, per una gran varietà di argomenti. Il videoproiettore, il cui prezzo di mercato, nell'ultimo anno, si è ridotto del 60%, si sta sempre più affermando come mezzo audiovisivo per eccellenza. Viene usato quasi sempre in unione a un Personal Computer che utilizza uno dei vari programmi commerciali ad hoc (per esempio Power Point della Microsoft). Registratori audio e video I registratori audio sono usati soprattutto per
I registratori video sono usati essenzialmente per conservare documentazione video e audio di convegni, congressi o manifestazioni che l'Istituzione ha interesse a conservare. EDIZIONI ISTITUTO DI PUBBLICISMO Theorèin - Novembre 2004 |